Aderisco con molto piacere all'iniziativa lanciata da Mens sana di condividere un quadro che ci piace e commentarlo.
Il quadro che ho scelto è Sogni, dipinto da Vittorio Matteo Corcos nel 1896.
Mi ci sono trovata davanti quasi per caso visitando il museo d’arte moderna di Roma, un paio di mesi fa, e mi ha colpito moltissimo. Naturalmente, conoscevo già il quadro, ma come sempre vederlo dal vivo è ben altra cosa.
La tela raffigura una donna che ha da poco abbandonato la lettura, come confermano i volumi impilati al suo fianco, mentre il suo sguardo, fisso, pare stia inseguendo il filo di un pensiero.
Guarda lo spettatore, ma in verità, è come se non lo vedesse affatto, troppo assorta in quelli che il pittore ha sapientemente definito ‘sogni’.
A colpirmi, di questo quadro, oltre all'indubbio talento dell'artista, è stato soprattutto il senso di comunione avvertito con questa donna, che in verità non so nemmeno chi sia (facendo una ricerca ho trovato opinioni discordanti circa la sua identità) ma con cui sento di avere qualcosa in comune: quell’espressione rapita, vagamente accigliata, che spesso accompagna un dopo-lettura.
Se vogliamo scavare più a fondo, all’interno di questo quadro, noteremo altri particolari che potrebbero portare a scoprire il mistero che aleggia negli occhi della donna.
Sulla panchina, al suo fianco, sono posati un cappellino di paglia ed un prendisole, segno inequivocabile che la tela è stata dipinta durante la bella stagione, ma le foglie gialle che cospargono il terreno ai piedi della figura suggeriscono si tratti piuttosto della fine dell’estate.
Allo stesso modo, la rosa sfiorita accanto ai libri, richiama la fine di qualcosa, forse proprio quel qualcosa sul quale la protagonista del quadro sta riflettendo, e che mi piace immaginare sia la fine della storia che ha appena terminato di leggere.
Quando un libro è buono, quante volte ci siamo trovati con questa espressione sul volto a fine lettura?
Quel senso di abbandono, quella dolce amarezza per la fine di un piacevole percorso, quel lasciarsi illuminare dagli ultimi bagliori che il libro ha acceso in noi.
Se il titolo non fosse stato Sogni, avrebbe potuto essere
Nostalgia, per come lo interpreto. Quella piccola nostalgia che ti avvolge quando devi riporre un libro che ti ha tenuto compagnia per un certo periodo, non è forse come la fine dell'estate?
Questo quadro, magnifico visto dal vivo, ha suscitato in me un sentimento di forte comprensione.
‘Ti capisco’, avrei potuto dirle, quasi fosse stata reale, e non semplice colore su una tela.
Ma in fondo, non si tratta affatto di semplice colore sulla tela. Quando l’arte ti porta a provare una simile empatia per un soggetto, ha raggiunto il suo scopo.
Un bellissimo quadro e concordo con la tua interpretazione..
RispondiEliminaA presto, Artemisia
Che bel post Fra e che bel quadro!
RispondiEliminaBaci, Anto
Questo quadro è adorabile, non lo conoscevo.
RispondiEliminaMi rilassa osservarlo.
Un caro saluto,
Arianna
Ottima scelta, anch'io amo molto questo quadro!
RispondiEliminaUn abbraccio,
Ziamame
Ciao!! :) posso farti i complimenti? il tuo blog è davvero un piccolo gioiello prezioso! *.* sono rimasta incantata dallo stile e dalle immagini che hai inserito... anche io nel mio piccolo adoro questo genere di cose! e sono una grande fan di Jane Austen.... e che dire di questo quadro? splendido..... abbiamo molti gusti in comune! ;) passerò spesso da queste parti...
RispondiEliminaun caro saluto da una nuova lettrice!
Giulia :D
passo per la prima volta e devo dire che il tuo blog mi ha subito colpita... forse perchè anch'io amo queste forme d'arte, soprattutto pittura e scultura, e la mia passione è la lettura... ti trovo molto affine :)
RispondiEliminail quadro è stupendo, non c'è da aggiungere niente a quanto non abbia già scritto tu. Ti seguirò con molto piacere :)
Che bella iniziativa! Mi piace tantissimo!
RispondiEliminaHai scelto un quadro bellissimo! Anch'io mi ci ritrovo molto! Complimenti per la spiegazione, accurata e ben scritta come sempre!
;-)
Mi piace molto quest'iniziativa, chissà che non riesca ad adottarla anche C&M. Il quadro non lo conoscevo, ma devo dire che è molto interessante. Trasmette bene i sentimenti che hai descritto, e sono d'accordo con te. Anche io ci rivedo quel senso di dispiacere e di dolce malinconia che accompagna la fine di un bel libro.
RispondiEliminaGrazie di aver partecipato! Il tuo blog è molto bello... un angolo di bellezza! Mi piace anche che hai evidenziato i due particolari del quadro... bello ciò che dici: "non si tratta affatto di semplice colore sulla tela".
RispondiEliminaChe blog fantastico!!! Complimenti ...)
RispondiEliminaMarica
bellissimo quadro; lei è strepitosa, con questo sguardo perso nei suoi pensieri.. lascia spazio all'immaginazione di chi guarda per decidere quali siano, questi pensieri che l'hanno rapita appena terminato il libro.
RispondiEliminaBuonasera Francesca! Ti ringrazio per questa spiegazione. Questo quadro mi è sempre piaciuto, pensa che da ragazzina ci'ho addirittura fatto il puzzle....mi sono sempre chiesta la sua origine.
RispondiEliminaMolto bello il tuo blog.
Un caro saluto, *Maristella*.
Il tuo blog è davvero bello e anche questo post, è sempre piaciuto anche a me questo quadro. Sarà un piacere seguirti!
RispondiEliminaAlice
http://undiariodipensieri.blogspot.com/
bellissimo e così reale...complimenti per la scelta!
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