Titolo La contessa nera
Autore Johns Rebecca
Dati 2011, 323 p., rilegato
Editore Garzanti Libri (collana Narratori moderni)
La signora del castello doveva sapere che tra le sue domestiche si annidava una persona così sleale, che sperava addirittura di riuscire a prendere il suo posto.
Adesso Darvulia stava ritta davanti a me e mi chiedeva, senza perdere la calma, che tipo di punizione intendessi infliggere ad Amalia. Invece a me tremava il pennino in mano e delle gocce di inchiostro bagnarono la lettera che stavo scrivendo. Abbassai lo sguardo e vidi la chiazza che si allargava, coprendo le parole scritte solo un attimo prima. Amalia mi aveva tradito. La macchia di inchiostro continuò ad estendersi finché vidi solo nero.
E’una sera di agosto del 1614 quando il reverendo Nicolas Zacharias posa il pennino nel suo calamaio.
Ha appena finito di scrivere una lettera per informare l’altro reverendo della diocesi che la donna che da quattro anni viveva reclusa nella torre del proprio castello, murata viva, la contessa Erzsébet Báthory, è spirata nella colpa, rifiutando fino all’ultimo di pentirsi dei propri peccati. Allegato alla lettera vi è un fascio di fogli scritti di pungo dalla contessa per il figlio Pàl. In quei fogli Erzsébet, nei lunghi anni di prigionia, vi ha riversato la propria vita: sono pagine impregnate di orrori, eppure, quante volte il reverendo Nicolas, che pure la biasimava, leggendole si è ritrovato a piangere per quella donna così sola, per le sue speranze frustrate e i progetti mancati? Quante volte gli si è spezzato il cuore per lei?
Così comincia il libro di Rebecca Johns sulla vita di Erzsébet Báthory, la contessa ungherese ancora oggi indicata come una delle più sadiche ed efferate assassine della storia. Erzsébet, ricordata anche con la tetra nomea di ‘contessa sanguinaria’ o ‘contessa Dracula’, in vita torturò e uccise decine di ragazze che lavoravano al suo servizio. Praticò l’occultismo e la magia nera, e fu una delle prime criminali seriali, accusata di aver perpetrato crimini contro l’umanità, arrivando ad alimentare dicerie e maldicenze sul suo conto che ancora adesso ne fanno un personaggio oscuro e misterioso.
Ma chi era realmente la donna dietro la leggenda che la dipinge come una creatura vampiresca pronta ad immergersi nel sangue delle sue vittime per trarne giovamento in bellezza?
Rebecca Johns, a mio parere, è molto onesta nel tracciare il ritratto della contessa Báthory, tralasciando l’aspetto mitico e spiccatamente macabro che potrebbe attrarre unicamente amanti dell’horror o del genere vampiresco. La Johns sceglie di accostarsi alla contessa mettendo in secondo piano l’aspetto di strega e di assassina del personaggio, e ponendo in primo piano, invece, quello profondamente umano di donna: figlia, sorella, moglie, amante e madre. E lo fa con uno stile ricercato ma scorrevole, che ci permette di avvicinarsi ad Erzsébet da subito, comprendendo i suoi tormenti a seguito delle scelte compiute da altri per lei, delle violenze, degli inganni, dei soprusi cui è costretta dalla propria condizione di donna, in un mondo spiccatamente brutale e maschile.
Un mondo in cui deve imparare a difendersi con ogni mezzo.
Capiamo così che Erzsébet Báthory non è il mostro delle leggende e delle tradizioni, ma una donna divenuta potente grazie alla propria astuzia, che ha sempre combattuto per mantenere la propria posizione e ha dovuto difendere la sua fortuna con le unghie e con i denti, nella sola speranza di poter garantire un futuro ai figli.
Era indubbiamente anche un’assassina, Rebecca Johns non la giustifica affatto per i suoi crimini. Ma è interessante come l’autrice si addentri nei più reconditi pensieri della contessa, sviscerandone emozioni e angosce, e portando il lettore, se non ad assolverla, certamente a comprendere la logica che guidava le sue azioni: il terrore folle di perdere il controllo, di non avere potere, che era in fondo l’unica cosa che la contessa avesse mai ottenuto con le proprie forze.
Un libro molto ben scritto, con sublimi atmosfere gotiche e una buona ricostruzione storica del periodo in cui si svolsero i fatti. Ma soprattutto con una protagonista di grande spessore psicologico, piena di sfaccettature, fatta di luce e d’ombra. Ombra soprattutto. E un carattere fiero e battagliero.
Ero costretta a dare l’esempio per ricordare a tutte che se anche Ferenc se le portava a letto ero sempre io a dirigere la casa e a provvedere al loro mantenimento. Che cosa dovevo fare…dare spazio alla loro insolenza? Permettere che mi trasformassero nello zimbello della casa? Se avevano il coraggio di andare a letto con mio marito e poi anche la sfacciataggine di vantarsene di fronte a me, avrei fatto il possibile perché non potessero rifarlo una seconda volta. Rientrava nei miei diritti di nobildonna, oltre che di moglie.
Lo devo leggere anch'io! Nel primo ritratto è incredibile la somiglianza con Julie Delpy che l'ha interpretata in un film di qualche anno fa, "The countess".
RispondiElimina;-)
Ciao cara, ho letto diverse recensioni in merito a questo titolo, ma il tuo apporto personale mi ha convinta ad aggiungerlo in WL! Grazie! :*
RispondiEliminaBuona domenica, cara!
Ciao Francesca,
RispondiEliminada come ne parli deve essere un
libro molto interessante, lo metto nella
mia lista!! Penso di aver visto qualcosa sulla sua
vita su History Channel, su sky e mi ha molto
affascinato.
Un abbraccio
°SUSY°
Cara Francesca,ho appena letto il tuo post sul blog di Arianna,stupendo(e cosi ho scoperto anche il suo blog;)adoro Parigi,in ogni suo aspetto romantico e storico:dai giardini alle sue vie,dal lungo fiume alle residenze reali,dal profumo di baguette ai suoi molteplici personaggi storici,dalla sua arte alle pasticcerie!!!Ci sono andata 2 volte e ci vivrei per un pò...potendo!!!mi piace il post ho amato quella parte di Parigi e sono rimasta affascinata dalla Sainte Chapelle,è vero sembra di stare dentro un grande caleidoscopio!!!
RispondiEliminaBrava che hai fatto le madeleines,aspetto di vederle la prossima volta...un bacione Fede.
L'ho letto tutto d'un fiato è sempre un piacere
RispondiEliminaleggere questo tipo di Libri.
Lo comprerò, mi ispira molto,
un pò nel mio stile. GRAZIE di essere paSSata
nel mio angolo, un dolce cioccolatino per TE.
Ti contatto via e-mail per le info.
Un GroSso Abbraccio.
Una storia terribile, quasi emblema della trasformazione di una donna quando è abusata dal mondo maschile che la circonda. Un libro che sembra scritto in un modo molto introspettivo. Mi incuriosisce... Lo metto nella lista desideri...!
RispondiEliminaThanks foor posting this
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