
Da grande appassionata dell’arte preraffaellita non potevo assolutamente perdermela, tanto più che accade raramente che questi magnifici quadri approdino in Italia.

I pittori preraffaelliti ‘nacquero’ come confraternita d’artisti ribelli nel XIX secolo. Li accomunava il fatto di voler rinnovare la pittura inglese, a detta loro subissata dalle rigide convenzioni formali imposte dalla Royal Academy, la quale accoglieva nelle proprie sale espositive solo opere che imitavano i modelli della grande pittura italiana, soprattutto di Raffaello, ritenuto il maggiore artista del Rinascimento.
I preraffaelliti rifiutavano invece le convenzioni del Rinascimento, promuovendo un ritorno alla purezza e all’essenzialità dell’arte medievale.
Nelle loro composizioni essi prediligevano le atmosfere nostalgiche e rievocative, esprimendosi con un disegno elegante e raffinato, valorizzato da un'ampia gamma cromatica e da colori puri e brillanti.

'Si facevano chiamare preraffaelliti; non che imitassero i maestri italiani prerinascimentali, ma nel loro lavoro, in contrapposizione alle facili astrazioni di Raffaello, trovavano un più forte realismo immaginativo, un più attento realismo tecnico…’ (Oscar Wilde, 1882)

Questi artisti non sono persone ordinarie, di quelle che trasformano un sentimento profondo in una ballata ingenua e attraente. Non vanno dalla natura all’arte, ma nella direzione opposta. Spesso hanno potuto vedere candele di cera riflesse in uno specchio come stelle su un lago immobile.
(Hugo von Hfmannsthal, 1893)

I preraffaelliti sono artisti che guardano al passato, ma senza dimenticare la realtà in cui vivono: si ispirano a Shakespeare e ai poeti romantici, alla Divina Commedia dantesca e alla realtà vittoriana in cui vivono. Credono nell'unicità irripetibile di ogni opera artistica e cercano di ribellarsi all'appiattimento qualitativo della produzione industriale.
Il loro sguardo è rivolto all'Italia. L’Italia, dunque, come punto di partenza e di ritorno, in questa mostra che ospita un centinaio di opere, tra cui alcune delle più affascinanti e significative dell’esperienza preraffaellita, come l’incantevole Proserpina di Rossetti.

Tornerò sicuramente su questo argomento, perchè mi affascina oltremodo.
Nel frattempo vi lascio le informazioni sulla mostra, che vi consiglio vivamente di visitare se amate questo tipo di pittura, e in ogni caso, l'intero museo merita una visita accurata, perchè contiene veramente un piccolo tesoro!
Dante Gabriel Rossetti - Edward Burne Jones e il mito dell'Italia nell'Inghilterra vittoriana
Presso Galleria Nazionale d’Arte Moderna
Viale delle Belle Arti, 131, Roma
Dal 24/02/2011 al 12/06/2011
Orario: Da martedì a domenica ore 8.30 - 19.30; lunedì chiuso. la biglietteria chiude alle 18:45 Costo: 10 euro: ridotto 8 euro
http://www.gnam.beniculturali.it/