lunedì 21 ottobre 2013

Resoconto libresco

Qualsiasi cosa, se rimane a lungo uguale a se stessa, finisce per esaurire a poco a poco la propria energia. (Haruki Murakami, A Sud del confine, a Est del sole)

Gli ospiti abituali di questo piccolo salotto se ne saranno certamente accorti: ho completamente stravolto la grafica del blog. Il motivo è, in parte, riassunto nella citazione di apertura di questo post. Piccolo Sogno Antico è nato tre anni fa, e iniziava ad accumulare la polvere negli angoli. Non avevo mai fatto ‘pulizia’, non avevo cambiato una virgola, e non mi riconoscevo più nei suoi toni pastello e nella grafica frou frou. Sono cresciuta anche io in questi tre anni, e sono cambiata: adesso voglio spazi bianchi, semplici e ariosi. Voglio più essenzialità, più luce e meno ombre. Le mie passioni, tuttavia, non sono cambiate. Questo angolino resterà sempre un posto dove il passato la fa da padrone. E dove il profumo dei libri impregna l’aria.
A proposito di libri, mi sono accorta che è davvero da tanto che non posto nulla in proposito…
Così ho deciso di rimediare con una carrellata di mini recensioni di libri che, nell'ultimo anno, mi hanno fatto battere il cuore. Forse non è ancora tempo di bilanci, o forse sì. Oggi è il mio compleanno, in fondo, tutti i miei libri sono negli scatoloni pronti a trasferirsi con me nella nuova casa e io sono in vena di guardare indietro e fare un rendiconto!




Verde Oscurità, Anya Seton, edizioni Beat

Meraviglioso. Non trovo altre parole per descrivere questo libro che mi ha davvero affascinato. La storia si snoda attraverso due epoche, l’Inghilterra del 1500 e quella del 1960, ma i luoghi e i personaggi sono gli stessi. Il romanzo affronta, infatti, il delicato tema della reincarnazione, e lo fa in modo molto coinvolgente. E’ possibile riparare i torti del passato e avere una seconda chance dalla vita? Questa è la premessa che Anya Seton pone come base della sua storia. La protagonista, Celia, è una giovane neosposa infelice. Il suo matrimonio con l’avvenente Richard, baronetto inglese, sta inspiegabilmente naufragando. Il loro incontro sembra sia stato voluto dal destino, ma presto qualcosa di oscuro arriva a turbare il loro matrimonio. Un male che sembra affondare le sue radici nell’epoca in cui il trono d’Inghilterra era conteso tra Maria la Sanguinaria ed Elisabeth I e in cui gli scontri tra cattolicissimo e protestantesimo erano più accesi. A quel tempo, infatti, Celia era una giovane donna di incredibile bellezza e Richard un austero monaco di nome Stephen, rigido e profondamente devoto…
La scrittura della Seton è precisa e avvolgente, la ricostruzione storica impeccabile e la storia d’amore tra Celia e Stephen appassionata, sofferta e tragica. A questo si aggiunge il fascino di una teoria, quella della reincarnazione, che ha il suo perché e fa di questo romanzo un vero gioiello, salito di diritto nella mia personale top ten dei migliori libri mai letti.






Il medico di corte, Per Olov Enquist, edizioni Iperborea

Questo romanzo è una piccola perla. La storia della Rivoluzione danese, messa in atto dall’illuminista Johann Friedrich Struensee, giovane medico tedesco alla corte di re Cristiano VII, è riportata con una scrittura raffinata e impeccabile. E Struensee è un personaggio davvero incredibile, che mi ha profondamente colpito. Siamo nel diciottesimo secolo e Cristiano è un re bambino che una rigida istruzione ha portato sull’orlo della follia. Lo scopo di questa dottrina è quello di rendere il monarca incapace di prendere una qualsiasi decisione, creando un vuoto di potere che dia modo alla corte di detenere tutto il potere. Fino all’arrivo di Stuensee. Il giovane medico, imbevuto di idee illuministe, entrerà in sintonia con Cristiano e riuscirà, in breve tempo, a farsi nominare primo consigliere, mettendo in atto una Rivoluzione ‘da scrivania’, senza spargimenti di sangue. ‘Un sessantotto in porcellana’, come l’ha definito Alessandro Baricco. Ma Struensee nella sua ascesa al potere farà l’errore, imperdonabile, di innamorarsi, ricambiato, della Regina, la giovane sposa rifiutata da Cristiano, Caroline Mathilde. Il loro amore proibito sarà la rovina di entrambi. Per Olov Enquist riscrive una storia vera dandole un’energia e un pathos che portano a commuoversi e indignarsi, a schierarsi. Ma sarà una battaglia persa in partenza… o forse no? Da leggere per assaporare un pezzo di storia e per scoprire un amore senza tempo.
 



L'ultima fuggitiva, Tracy Chevalier, Neri Pozza editore

Il cuore di Honor Bright, quacchera mite e silenziosa, è spezzato: il fidanzato l’ha piantata a un passo dal matrimonio, per stare con un'altra donna. Per non dover sopportare, oltre al dolore, anche l’imbarazzato sguardo compassionevole degli altri membri della comunità, Honor prende una sofferta decisione: lascerà l’amato Dorset e si imbarcherà per l’America con la sorella Grace, promessa sposa di Adam Cox, residente in Ohio. Solo una volta attraversato l’Oceano Honor si renderà conto che L’America non è come l’aveva immaginata: tanto sconfinata da incutere timore, popolata da persone terribilmente schiette, ma soprattutto afflitta da un grave male: la schiavitù. Quando Grace morirà di febbre gialla prima di aver raggiunto il futuro marito, Honor si ritroverà improvvisamente sola, incapace di adattarsi alla sua nuova vita e in preda alla nostalgia. Dovrà allora imparare a proprie spese la lezione più grande: in America, dove tutto è nuovo, le persone vogliono guardare avanti, non indietro. ‘Noi non piangiamo sulle disgrazie, voltiamo pagina’
Tracy Chevalier non delude mai. I suoi romanzi ti portano dritti dentro l’epoca di cui narra, ti fanno sentire sapori e profumi, ti svelano usi e costumi e, soprattutto, ti fanno conoscere personaggi incredibilmente reali: la fragile e tenace Honor; Donovan, il cacciatore di schiavi, tanto abietto e brutale quanto capace di incredibili slanci di tenerezza; Belle, la modista spregiudicata, donna moderna in un paese di bamboline; Jack, uomo appassionato ma sottomesso alla volontà di una madre arcigna…
Sono tanti i motivi per leggere questo libro, ma il primo resta, appunto, il fatto che Tracy Chevalier non delude mai!



 
 
La morte del cuore, Elizabeth Bowen, Neri Pozza editore

È la storia di Portia, che a quindici anni resta orfana e deve trasferirsi nella suntuosa casa londinese dello sconosciuto fratellastro maggiore Thomas. La sua ‘grave’ colpa è quella di essere nata in seguito all’adulterio del padre di Thomas con una donna più giovane. Thomas non ha mai perdonato suo padre per il tradimento e il conseguente divorzio, perciò accetta Portia con la stessa freddezza che riserverebbe a un perfetto sconosciuto. Sua moglie Anna non sarà da meno.
La prima immagine che mi viene in mente, dopo aver finito questo romanzo, sono quelle eteree merlature di brina che ricoprono i vetri delle finestre in inverno. Il mondo, dall’altra parte, appare incorporeo, evanescente. Freddo ed elegante.
Così è questo libro, che affronta la perdita dell’innocenza e il crollo delle illusioni con disincantata leggerezza, come dita che sfiorano appena i tasti di un pianoforte, creando una musica lieve e malinconica insieme. Si osservano le vite dei personaggi con distacco, perché è così che ce li mostra la Bowen, prediligendo una magistrale descrizione delle atmosfere a discapito dei sentimenti. Eppure i sentimenti sono lì, appena percepibili sotto il rigido autocontrollo di coloro che si muovono tra queste pagine, e sono pronti a esprimersi nel peggiore dei modi: con la morte del cuore.
E’ veramente un piccolo capolavoro questo libro, ma tiene a distanza, impedisce al lettore di varcare la soglia dell’intimità, della comunione con i protagonisti, che è necessaria per affezionarsi a loro.
E’ come quella finestra coperta di ghiaccio che rende ogni cosa meravigliosa e incantata. Ma è pur sempre una barriera. Anche se la scrittura è talmente evocativa da risultare pressappoco perfetta.


 
 

Le braci, Sandor Marai, Adelphi

Due uomini e una donna, il più classico dei triangoli. Due uomini ormai anziani, un tempo migliori amici, quegli amici che sono un po' anime gemelle, ma che la vita ha separato nel modo più crudele: facendoli innamorare della stessa donna. Ora, lei è morta e loro sono alla resa dei conti. Le braci sono ciò che rimane del loro passato, una storia che verrà sviscerata nel corso della notte in cui si troveranno, finalmente, uno di fronte all’altro, dopo quaranta anni, a cercare di capire chi dei due abbia pagato il prezzo più alto per le scelte che sono state compiute. Sembra una storia scontata, eppure c’è qualcosa, in questo libro, che lo rende magnetico e intrigante, e che ti rende incapace di staccare gli occhi dalla pagina. O forse è solo il modo in cui è scritto. Che se sapessi scrivere così… se sapessi scrivere così sarei Sandor Marai, appunto.

17 commenti:

  1. Anche a me piacciono i blog dove il bianco prevale, e il rosso del tuo libro, a fianco, dà quel tocco di colore che adoro :D
    Bel post, Francesca... e quanti bei consigli di lettura! Ho così tanti libri da leggere e così poco tempo per farlo, sigh sob sniff. Ma Anya Seton, appena ho un attimo, la infilo...

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  2. Verde oscurità è bellissimo, sono certa che ti piacerà^^ La mole di libri da leggere è sempre abnorme rispetto al tempo per leggere, aimè!

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  3. Le braci e La morte nel cuore mi incuriosiscono molto.
    Complimenti per il tuo traguardo! Ti ho scoperto grazie ad Arianna: bellissimo blog il tuo!

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    1. Ciao, grazie mille per i complimenti! ^_^
      'Le braci' l'ho avuto in libreria per una vita, senza mai avere la voglia di iniziarlo... per qualche oscuro motivo lo credevo un libro noioso, che errore!

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  4. ciao francesca, sono manu commentatrice del blog di nina pennacchi ed è lì che ho scoperto il tuo libro, che ho finito ieri sera con un groppo in gola.... :(((
    oh mamma che bello, ma che triste... triste triste triste... io triste adesso...
    che bella prosa elegante hai!
    il libro mi è piaciuto moltissimo, tutto quanto... oltre la prosa, la storia, i personaggi, vittorio... e sei stata molto brava anche nel dare gli indizi, non è facile (credo, non ci ho mai provato) scrivere questo tipo di storia, ovvero svelare ma non svelare, incuriosire senza far capire, lasciare che il lettore si faccia domande per la maggior parte del tempo...
    però perché mi hai fatto questo? tu sai a cosa mi riferisco, ma non voglio spoilerare per chi non l'ha ancora letto, ma a conti fatti, sono stati solo due mesi... :(((
    che tristezza... ma che belle immagini che hai creato, e che bei dialoghi...
    ho comunque fatto fatica ad addormentarmi, sappilo, come sempre mi succede quando sto troppo male per i personaggi.
    e per fortuna che mi è capitato adesso!! l'avessi letto solo due mesi fa, da incinta, non avrei dormito per tre giorni...
    ora ti seguirò su questo blog, così sarò sul pezzo per il tuo prossimo libro. ;)
    intanto ti auguro il meglio per quest'avventura. :)

    manu

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    1. Cara Manu, che bel commento mi hai lasciato! Mi ha fatto moltissimo piacere <3
      Sono felice che il libro ti sia piaciuto, anche se, da quello che mi racconti, ti ha fatto addormentare con il magone... Sì, hai ragione, a conti fatti sono stati solo due mesi >_> Eppure, se ci penso, alcune delle storie d'amore che ho trovato più belle e struggenti sono durate ancora meno (nella fattispecie sto pensando a Titanic: Jack e Rose hanno avuto solo tre giorni, ma quei tre giorni hanno completamente stravolto la vita di Rose^^).
      Ti ringrazio davvero tanto per i complimenti e le bellissime parole. In realtà, scrivere questo tipo di storia non è stato troppo complicato... non avevo programmato nulla a tavolino, le idee sono venute un poco alla volta mentre scrivevo e, alla fine, quando ho avuto il quadro generale, ho ricominciato da capo e modificato le parti che andavano modificate. Però mi fa piacere sapere che il lettore è portato a 'farsi domande per la maggior parte del tempo', vuol dire che è dentro la storia e questo non può che farmi contenta ^_^
      Che bello, dunque ho una nuova follower! Sul blog sono un po' altalenante, ma cercherò di essere più presente e aggiornare un po' più spesso... per quanto riguarda il prossimo libro, hum... temo che sarà, se possibile, molto peggio da quel punto di vista!XD Ma non voglio scoraggiare nessuno, e poi chissà se mai vedrà la luce...
      Grazie ancora di cuore,
      Un abbraccio!

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    2. francesca avevo scritto una risposta abnorme ma mi è partita la connessione proprio al momento della pubblicazione... :((( tornerò e magari riscriverò tutto in un altro momento...
      intanto a presto e buona giornata e buona notte delle streghe soprattutto! :*)

      manu

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    3. Nuuuu... è odioso quando succede, lo so bene! Spero che ripasserai... buona notte delle streghe anche a te! Io passerò la serata allo stadio >__< cosa non si fa per amore!!

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    4. quello che volevo dirti l'altro giorno, in breve, era che non è che sia meno intensa o brutta una storia breve, solo mi ha fatto dispiacere che avessero avuto così poco tempo insieme.... :(((
      e poi, altra cosa, che non c'entra, è che ho letto nella quarta di copertina che ti sei laureata in Beni Culturali alla Statale di Milano... e beh, pure io!
      inoltre sei dell'84, io sono un po' più grande, ma non ho iniziato subito, ho fatto un paio d'anni in giro prima di inziare, per cui è molto probabile che fossimo là nello stesso periodo... magari abbiamo fatto qualche esame lo stesso giorno senza saperlo! ;)
      grande giubilo per questa cosa! :D

      manu

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    5. Oh, è probabile! *___* Quindi anche tu frequentavi la sperduta via Noto? (mezz'ora di tram solo per arrivare laggiù, e sempre, rigorosamente, in piedi >__<) che indirizzo hai preso? Io beni teatrali e cinematografici. Ah, le lezioni del mitico Bosisio...XD

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    6. ahah, la maledetta Via Noto... ahah, assolutamente sempre in piedi in tram! ahah...
      sì, purtroppo... tra l'altro per me, che abito a nord di Milano, si trattava di 2 ore di viaggio per arrivarci... lasciamo perdere! :)
      ho preso storia dell'arte, e Bosisio... sai che non mi ricordo più se il mio unico esame di teatro l'ho fatto con lui? sembra una vita fa l'università... poi davvero quando passo il periodo sembra che il mio cervello resetti delle cose. il mio unico esame di cinema l'ho fatto con una donna, ma anche in quel caso non mi ricordo assolutamente il nome...
      tu hai fatto qualche esame di arte?

      manu

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    7. Mi sono accorta di non averti più risposto, sorry!
      Sì, ho fatto l'esame di storia dell'arte contemporanea con De Berti, e ho seguito storia dell'arte moderna con... ho dimenticato il nome del professore, ma ricordo che le sue lezioni erano soporifere come poche cose nella vitaXDD

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    8. No, scusa, De Berti era di storia del cinema... mi sa che anche il mio cervello ha resettato molte coseXDD

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  5. Verde oscurità piacque parecchio anche a me. Adesso vedrò di leggere qualcos'altro della Seton. Ho già Dragonwyck...

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  6. Io ho comprato Katherine, ma devo ancora iniziarlo. Le edizioni Beat mi fanno impazzire, hanno delle copertine bellissime *__*

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  7. Le braci è in attesa da tipo mesi e mesi, ma vorrei leggerlo presto... intanto finiscono in wl la Seton e la Chevalier! :-)

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  8. Le braci l'ho letto in un giorno, merita davvero, è scritto con un'eleganza estrema, ma è affilato come una lama...

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