venerdì 9 settembre 2011

Spazi sconfinati


C’è sempre un momento, un momento esatto, sulla linea di una vita, capace di cambiarne il corso. E’ quel momento a cui ripensi chiedendoti: ‘E se…?’
Dicono che spesso una vita è troppo breve per riuscire a realizzare tutti i sogni, per mantenere tutte le promesse. Dicono anche che il destino è una beffa, che il futuro non è mai nitido, che il tempo passa in un battito di ciglia.
Che l’amore muore sulle lunghe distanze.
Ma se così fosse, non sarebbe amore, no?
Ci sono persone che sono opposti destinati a combaciare in modo imperfetto. Ed è giusto così. La perfezione non esiste, cercarla in qualcuno fa perdere solo tempo, oltre che pazienza.
E’ la nostra imperfezione, quella che amo.
Quei difetti che fanno di noi ciò che siamo, che ci rendono reali, non le sbiadite facciate di una casa vuota.
Non è facile. Nessuno ha mai detto che lo sarebbe stato.
Ma è reale.
Certe cose sono meravigliose perché le ottieni lottando, giorno dopo giorno.
Le difendi da tutto, come fiori tra la neve.
Ci credi.
E io credo in te.
Hai toccato un istante, nel mio silenzio.
Tracciato una strada, nello spazio sconfinato della mia mente.
Lasciato cadere una goccia, nel lago immobile della mia anima.
Una sola goccia può creare cerchi enormi.
Le tue impronte si stendono nelle distese infinite che ho dentro. Hai camminato a lungo, toccato ogni punto, lasciato tracce del tuo passaggio.
Il mio passato ha il tuo profumo, il presente la tua voce, il futuro la tua immagine.
Sei il posto dove sempre torno e dove sempre vorrei tornare.
Sei la difficoltà che mi spinge a migliorare. Senza questo slancio non avrei mai preso velocità.
Tu mi hai reso la persona che sono.
Se mi voltassi a guardare la strada che abbiamo fatto insieme, vedrei spazi sconfinati.
Tramonti. Albe. Mari. Montagne. Deserti.
Pioggia e neve.
Viali alberati.
Fiori.
Stelle.
Piccole cose, un cucchiaino di zucchero nel caffè, un bacio del buongiorno, una coperta rincalzata nella notte, la mano nella mia prima di attraversare una strada, un nodo ben fatto alla sciarpa, affinché il freddo non trovi spiragli.
Istanti accumulati, stipati stretti stretti come libri in una biblioteca.
Certe cose ci appartengono ancora prima di essere nostre e tu eri sulla mia strada prima che lo sapessi.
Se mi voltassi vedrei tutto.
Ma non voglio farlo.
Il presente corre veloce intorno a noi.
Il futuro è di chi guarda avanti. Di chi non crede che un ostacolo basterà a fermarlo, e un altro nemmeno.
Di chi ha la determinazione di perseguire un obbiettivo, credere in un sogno, prendere una decisione, quella giusta, riuscire a cambiare quando la vita spinge a farlo. Quando è necessario.
Il futuro è di chi accetta la sorte in ogni suo aspetto.
Di chi ha imparato che la sconfitta è nella resa.
Di chi ha la pazienza di guardare le foglie che cadono e aspettare che i rami rifioriscano.
Il futuro è di chi ha il coraggio di viverlo.
Il futuro è nostro, amore mio.

6 commenti:

  1. Bellissimo! E bentornata!Iniziavo a sentire la mancanza dei tuoi post...;-))

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  2. ........

    non ho davvero parole... splendido.
    Un abbraccio e grazie per aver condiviso le tue emozioni con noi.. ho giusto due minuti prima di mettere via la tazza del tè e ritornare al lavoro, e niente di meglio di una pausa pranzo così piena di belle sensazioni ^_^

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  3. Mia cara Francesca, che bello rileggerti!
    Per di più con queste parole e questi pensieri che, nel momento che sto vivendo, mi aiutano a non perdere del tutto la fiducia. Un abbraccio!

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  4. Cara Fra, ci siamo riviste ieri sera dopo quindici anni, ma è stato un pò come se ne avessimo ancora sei, il primo giorno di scuola. Come allora intravedo in te tratti di me, gusti, visioni, pensieri. Ora mi trovo sul tuo blog e vi trovo conferma. Felicissima di averti ri-trovata!
    Mi sono innamorata di questo post.
    Un abbraccio chérie

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