giovedì 3 febbraio 2011
Il tizio della tomba accanto: una storia romantica
E' buffo, lei pensa di essere del tutto insignificante. Non ho idea se sia bella o brutta, per me la cosa è del tutto priva d'interesse. Solo lei è come lei.
Sarà che ultimamente mi sono dedicata a tutt’altro tipo di lettura, sarà che era da tempo che non mi facevo quattro risate leggendo un libro, e forse, semplicemente, ne avevo bisogno, ma questo delizioso romanzo mi ha veramente conquistato!
Romantico, divertente, a tratti dissacrante, in alcuni punti fin troppo realistico. Indubbiamente, nonostante l’apparente leggerezza, affronta diverse tematiche importanti e porta a riflettere.
Ma partiamo dall’inizio.
Desirée, bibliotecaria trentacinquenne pallida e slavata, si trova spesso a riflettere seduta davanti alla tomba del marito, biologo, passato a miglior vita dopo essere stato investito da un camion.
La verità è che Desirée ce l’ha con lui, perché in cinque anni di matrimonio non è mai riuscita a comprenderlo davvero e la sua prematura morte non le darà mai modo di sapere chi fosse realmente l’uomo con cui era sposata.
Benny, allevatore di mucche, è rimasto solo a mandare avanti l’azienda di famiglia dopo la morte del padre e della madre, sulla cui tomba si reca spesso a sistemare le numerose piante che adornano la lapide kitch.
I due, che più diversi non potrebbero essere, si trovano spesso a condividere la stessa panchina nel cimitero, disprezzandosi vicendevolmente, fino al giorno in cui qualcosa fa scattare la scintilla.
La storia d’amore che ne nasce è incredibilmente romantica, follemente passionale…inverosimilmente piena di contrasti! Si, perché Benny e Desirée vivono in due mondi opposti, su due differenti stelle, e non basta la buona volontà a far collimare differenti abitudini e stili di vita. E così, se Desirée inorridisce davanti ai centrini della madre di Benny e alla sua pacchiana carta da parati, lui si sente male nell’austero appartamento di lei, considerandolo alla stregua della sala d’attesa di un ambulatorio medico. Lei non riesce a capacitarsi che lui non possa leggere altro che ‘Vita dei campi’, lui, dal canto suo, si chiede come possa lei avere la casa stipata di libri, e leggerli ‘volontariamente’. Lei considera il suo abbigliamento ‘Da pappone’, lui la paragona ad un cadavere sospinto sulla riva. Lei si defila quanto si prospetta l’idea di cucinare e fare ‘la donna di casa’, lui si addormenta agli spettacoli teatrali a cui lei lo trascina…Insomma, totalmente incompatibili su tutti i fronti. Un vero e proprio shock culturale!
Ma l’amore c’è, ed è anche grande.
Il bello del libro sta tutto qua, nella descrizione ironica ed impareggiabile di un rapporto impossibile, che fa acqua da tutte le parti, ma tenuto insieme da un grande amore.
A renderlo ancora più delizioso è la narrazione dai due diversi punti di vista, che si alternano ad ogni capitolo, tratteggiando la sottile ma inevitabile differenza tra i sessi, che rende la storia assolutamente realistica.
Un buono spunto su cui riflettere per realizzare quanto in un rapporto siano di vitale importanza la comprensione, l’accettazione e il compromesso.
Ma anche e soprattutto per capire che una storia non deve necessariamente basarsi su gusti e attitudini in comune, perché le differenze, se affrontate nella maniera giusta, servono da stimolo per crescere e maturare, migliorando.
Consigliato!
D’un tratto mi sono venuti in mente Salami e Zulamit. Sono due personaggi de La via lattea, una poesia di Zacharias Topelius di cui mi ero innamorata da piccola, per quanto non ci capissi quasi niente. Zulamit e Salami sono un uomo e una donna che abitano ciascuno su una stella e si amano al punto da costruire un ponte di stelle attraverso lo spazio. Con un pensiero fuggevole ho immaginato me e lui che trainavamo a turno, Benny che lavorava di cazzuola unendo stella a stella dalla sua parte mentre io, dalla mia, cercavo di saltare da una stella all’altra come fossero lastre di ghiaccio.
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Ma sai che dal titolo mi ero immaginata che fosse l'ennesimo romance con vampiri & co.?
RispondiEliminaInvece pare di no, e vedo che anche su Anobii ne parlano stra-bene in molti. Ammetto che mi hai fatto venire voglia di leggerlo, cribbiolina...
Mi sono incuriosita anch'io! Ci farò un pensierino!
RispondiElimina;-)
meraviglioso... sto leggendo Il Sesso Inutile della Fallaci ma l'ho quasi finito purtroppo, potrei davvero dedicarmi a questo, mi sembra carinissimo.
RispondiEliminaDavvero stai scrivendo un romanzo? Posso sapere se è ambientato nella nostra amata epoca vittoriana? Mi pare di aver capito di si...
Un abbraccio e
Felice fine settimana
Argante :-)
@Roberta, no, non ha nulla a che vedere con Vampiri&Co!
RispondiElimina@Silvia, è un libro perfetto per fare una pausa^^
@Argante, si, più che 'scrivendo' diciamo che sto 'provando' a scriverlo! Ed è ambientato in epoca vittoriana...Però chissà se vedrà mai la fine, per non parlare della pubblicazione! Ad ogni modo, qualsiasi cosa riguardi la vita in epoca Vittoriana mi è d'interesse e d'aiuto, spero che tu abbia altre chicche!
sono curiosa di leggerlo...fa proprio sorridere già dal titolo...e poi anche la trama sembra carina!
RispondiEliminaChe bello sapere che state scrivendo o avete già scritto - vi prego, avvisatemi quando qualcosa di vostro è disponibile per la lettura/l'acquisto, ci tengo a leggervi! (parlo al plurale perché non è la prima volta che incappo in notizie del genere, ad esempio so che Silvia ha scritto - vero Silvia?)
RispondiEliminaIl libro di cui parli è molto interessante, sul fascino irresistibile di due anime opposte ma gemelle.
@Lilly, si, è proprio un libro delizioso!
RispondiElimina@Sylvia66, magari riuscissi a pubblicarlo! Per adesso è ancora molto, molto abbozzato, ma incrocio le dita!